Un sentito addio: Nils Liedholm è scomparso dopo aver lottato contro una grave malattia, la leucemia, che ha segnato gli ultimi anni della sua vita.
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Nils Liedholm, figura storica e amatissima, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’AS Roma e del calcio italiano. Svedese di nascita, ma italiano d’adozione, Liedholm è stato non solo un calciatore elegante e intelligente, ma anche un allenatore raffinato, simbolo di signorilità, rispetto e passione per il gioco.
Arrivato in Italia negli anni ’50, prima come giocatore del Milan, Liedholm si è distinto per la sua visione di gioco e la sua innata classe, diventando uno dei “Gre-No-Li”, il leggendario trio svedese che fece la storia del club rossonero. Ma è sulla panchina che ha saputo davvero costruire una seconda, straordinaria carriera.
Alla guida della Roma, Liedholm ha regalato emozioni indimenticabili ai tifosi giallorossi. Il suo nome è legato in maniera indelebile allo storico scudetto del 1982-83, il secondo nella storia del club, conquistato con una squadra che giocava un calcio elegante, ordinato e spettacolare. Il suo stile pacato, mai sopra le righe, e il rispetto per avversari e arbitri lo hanno reso un esempio di sportività e umanità nel mondo spesso acceso e teso del calcio professionistico.
La sua eredità vive oggi nei ricordi dei tifosi, nei racconti di chi lo ha conosciuto e nei valori che ha trasmesso a intere generazioni di calciatori. Con la sua scomparsa, il calcio perde non solo un grande allenatore, ma anche un uomo di immenso spessore umano.
Ciao Nils, e grazie di tutto.