Fabio Capello è venuto a mancare questa mattina presto dopo essere tornato a casa da un evento pubblico.
Milano, 30 aprile 2025 – Il mondo del calcio italiano e internazionale è stato scosso da una notizia improvvisa e dolorosa: Fabio Capello, leggenda della panchina e figura storica del calcio europeo, è morto nelle prime ore di questa mattina all’età di 78 anni.
Secondo le prime ricostruzioni, Capello si era recato nella giornata di ieri a Roma per partecipare a una cerimonia legata alla Hall of Fame del calcio italiano. Dopo il rientro nella sua abitazione a Milano, ha accusato un improvviso malore durante la notte. I soccorsi, tempestivamente intervenuti, non hanno potuto fare nulla.
Un gigante della panchina 
Fabio Capello è stato uno degli allenatori più vincenti e rispettati della sua generazione. Nato a San Canzian d’Isonzo nel 1946, dopo una discreta carriera da calciatore – con passaggi a Roma, Juventus e Milan – si è affermato come tecnico di altissimo livello.
Ha allenato alcuni tra i club più prestigiosi del mondo: AC Milan, Real Madrid, AS Roma, Juventus, oltre alle nazionali di Inghilterra e Russia. Sotto la sua guida, il Milan degli anni ’90 ha dominato l’Europa, vincendo campionati e una storica Champions League nel 1994, con un 4-0 al Barcellona in finale.
Nel 2001 ha riportato lo scudetto alla Roma, un successo atteso da decenni nella Capitale. Ha vinto campionati in Italia e in Spagna, distinguendosi per il suo rigore tattico e la gestione autoritaria dello spogliatoio.
Cordoglio e tributi da tutto il mondo
L’annuncio della morte di Capello ha provocato una reazione a catena nel mondo dello sport. Ex giocatori, colleghi, dirigenti e tifosi hanno espresso il loro dolore.
Francesco Totti, che fu uno dei suoi giocatori chiave alla Roma, ha scritto su Instagram:
“Hai fatto la storia. Con te ho imparato cosa vuol dire vincere e crescere. Non ti dimenticherò mai.”
Anche il Real Madrid e il Milan hanno diffuso comunicati ufficiali esprimendo “profonda tristezza per la perdita di un maestro del calcio”.
Il presidente della FIGC ha dichiarato:
“Fabio Capello è stato un patrimonio del calcio italiano. Le sue idee, il suo stile, la sua leadership hanno lasciato un segno indelebile.”
L’eredità di un leader
Dopo il ritiro dal calcio attivo nel 2018, Capello aveva proseguito la sua carriera come opinionista sportivo e commentatore, diventando una presenza fissa nei programmi calcistici italiani.
Il suo approccio diretto, le analisi lucide e spesso taglienti lo avevano reso amatissimo anche fuori dal campo, dove ha continuato a influenzare il pensiero calcistico moderno.
Funerali e commemorazioni
La famiglia ha annunciato che i funerali si terranno in forma privata. Tuttavia, la FIGC e i principali club italiani stanno organizzando una cerimonia commemorativa ufficiale allo Stadio Olimpico di Roma, dove Capello verrà onorato davanti a migliaia di tifosi.
Fabio Capello ci lascia un’eredità fatta di disciplina, intelligenza tattica e mentalità vincente. Un uomo che ha incarnato l’eccellenza calcistica italiana nel mondo. Il suo nome vivrà per sempre nella storia dello sport.